Su càgiu è forse il formaggio più antico del mondo; è molto piccante, si ottiene stagionando l’abomaso del capretto da latte e richiede una particolare cura. È ricercato come un vero oggetto di culto dagli estimatori.
Ma su càgiu de crabitu era considerato, sino a poco tempo fa, un formaggio “fuorilegge”.
Nel 2004 l’Associazione Sòciu po su giocu de sa murra ha promosso, coinvolgendo diversi esperti del settore, la prima tavola rotonda avente ad oggetto la valorizzazione del caglio di capretto.
Nello stesso anno è stata organizzata la prima festa del caglio di capretto denominata:
“Festa de su càgiu de crabitu e de sa peta de becu”.
Tali azioni, hanno permesso di muovere i primi passi verso la valorizzazione e commercializzazione (tramite bollino europeo) di questo prodotto di nicchia, sino ad allora non commercializzabile.
Attualmente diverse aziende producono su càgiu o callu de crabitu, tra le prime il caglificio Manca a Thiesi e Chiai a Barisardo.
Probabilmente, per portare sui banconi alimentari un prodotto ancora superiore, servono deroghe e diverse norme sulla produzione, ma è già importante che oggi diverse aziende sarde producano e commercializzino questo prodotto.